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"deciso" (13)

Anonimo (30 anni)
Nazionalità CH
03 gennaio 2024

Dopo aver passato metà della mia vita da fumatore, ho deciso che i tempi erano maturi per smettere, dopo diversi “provo settimana prossima”, “il mese prossimo” “domani”,… ho visto il progetto “Mese senza tabacco” e ho deciso di aderire, dopo un mesetto con una e-cig svapo, e un mese “pulito” posso dire di essere felice di non essere più fumatore. La tentazione c’è ancora ogni tanto, anche perché sono cosciente che la sigaretta mi è sempre piaciuta, ma come recita uno dei consigli di stop tabacco “è più facile dire di no alla prima che alla seconda”. Piano piano cominciano i benefici e soprattutto i primi risparmi.
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Nicholas (24 anni)
Nazionalità Italia
18 novembre 2021

La mia prima cicca l' ha accesi a 9 anni , iniziai per caso ... giusto perchè con i miei amici trovammo un pacchetto di sigarette per intenderci . Da allora anno dopo anno sono cresciuto , ed con me è cresciuto anche il vizio ...fin ad tempi recenti con un pacchetto al giorno .... il punto che sono d' avvero stanco stavolta... di avvelenarmi , di accendere mutui annuali per avvelenarmi ....e ho deciso di dare uno stop ! come faccio ? ! forza di volontà , un pacchetto di gomme alla menta da 100 , ed integratori per dormire come vagonotte, novanight ecc.... questo è il terzo ed ultimo tentativo che faccio , ma stavolta oltre ad essere preparato , sono veramente deciso ... alla fine con il fumo ho tanti ricordi , che si associano alle mie prime esperienze in generale.... ma più di questo non sono nulla... da piccolo davano una certa aria , adrenalina ecc ... ma adesso sono solo uno schiavo che fà il gioco della morte , corro , lavoro , guadagno, pago mi avveleno e così via ... ... a casa mia fumano e il processo è stato ancora più difficile ... ma non voglio più essere schiavo della nicotina !
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Flaviana (34 anni)
Nazionalità Italia
05 giugno 2021

Mi chiamo Flaviana, sono italiana e ho fumato la mia ultima sigaretta il 19 febbraio 2021 la mattina alle 7:00. Quella mattina mi ero alzata per quell'ora, solo esclusivamente per fumare. Quando sono tornata a letto per riprovare a dormire ho iniziato, non so perché (non mi era mai successo), a pensare all'eventuale scenario in cui io sono malata di cancro ai polmoni e devo dare la brutta notizia alle persone che amo. Non sono mai stata una persona fifona rispetto alla malattia o alla morte. Nella mia famiglia quasi tutte le persone che ci hanno lasciato lo hanno fatto a causa di un tumore e ho perso anche il mio ex compagno di soli 33 anni per lo stesso motivo. Ma queste esperienze non mi hanno mai distolta dal fumare. Spesso ho provato a smettere, ma anche dopo 3 anni ho ricominciato. Fumavo 10 o 15 sigarette al giorno. Per questo credo di essere stata molto fortunata ad avere avuto questo pensiero quella mattina. Ho sofferto terribilmente per i primi 20 giorni. Avevo anche crisi di pianto ma mi sono affidata a questo Programma e ho deciso di seguire alla lettera le indicazioni e i consigli del coach e leggere ogni giorno molte esperienze. Ed è per questo che oggi voglio raccontare la mia. Perché sono state molto importanti per me. Stamattina, a distanza di 117 giorni, nei quali non ho più fumato, un mio amico è venuto a casa e ho lasciato che fumasse alla finestra. Prima che andasse via ha dimenticato le sigarette a casa mia. Nel pacchetto ne ho trovata solo una. Ho pensato che a cena, a fine giornata, avrei fumato quella sigaretta per premiarmi per quanto sono stata brava in questi mesi... In fondo cosa può farmi una sigaretta? Durante la mattinata mi sono accorta che in ogni mia azione c'era la bramosia che la giornata passasse velocemente per poter fumare la sera. In quella bramosia ho visto la mia dipendenza. Allora ho deciso di buttare quella sigaretta nel wc e rinunciare a quel premio serale per non rischiare di ricominciare la mattina dopo. La giornata è trascorsa ma a cena mi sono pentita enormemente. Ho iniziato a pensare che sono troppo severa Con me stessa , che potevo concedermi questo sgarro, che ci stava proprio bene Una sigaretta Con quel bicchiere di vino che accompagnava il mio coniglio. Il desiderio di andarle a Compare le sigarette è diventato quasi un comando nella mia testa. Prima di uscire però ho chiamato una amica che abita dietro a casa mia. Le ho chiesto di ricordarmi perché ho scelto di smettere di fumare e anche di venire a prendere i miei soldi per evitare che potessi comprarle. Mi ha detto che sarebbe venuta dopo 10 min. In questi dieci minuti ho capito che io sono ancora dipendente in alcune situazioni e che se abbasso la guardia la mia tendenza prende il sopravvento. Mi sono accorta anche che però sono riuscita a contrattaccare il desiderio di fumare chiedendo aiuto. Questo pensiero mi ha riportata alla mia decisione. È stato un po' come quella mattina in cui ho determinato di smettere di fumare. Per fortuna tutte le cose suggerite dal coach mi hanno permesso di allenarmi piano piano per vincere in questo momento di debolezza. Credo sia stato il più brutto fino ad ora, perché la voglia si è insinuata solenziosa e subdola... Il mio pensiero era veramente convincente nel portarmi a fumare. Mi sento molto felice di aver resistito e penso che la prossima volta sarà più facile. Quello che mi sento di dirti a te che stai smettendo è :non sentirti mai disperato/a: è un momento ma ti passerà. Non credere di essere stupido/a o debole se senti ancora voglia e soffri nel resistere. Stai facendo uno sforzo significativo e dimostri enorme coraggio. Non avere paura di fallire. La tua decisione è la cosa che più conta. Chiedi aiuto se pensi di non resistere, le persone che ti amano non ti giudicheranno e tisosterranno. Sei una persona preziosa, chiunque tu sia, sei importante per qualcuno. Abbi cura del tuo valore. Ciao!
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Martellotta (44 anni)
Nazionalità Italiana
22 maggio 2018

Ho fumato per circa 20 anni, dai 17 ai 37 anni, in media 10- 12 sigarette al giorno. Poi approfittando di una giornata di "malessere" in cui non avevo voglia di fumare ho deciso di non riprendere. Non ho toccato una sigaretta per 4 anni, poi mi sono lasciato tentare da una, e per circa 2 anni ne ho fumate 1 o 2 al giorno, non considerandola una vera ricaduta. Poi improvvisamente da 1 o 2 sono diventate 3,4,5 ecc... Quando ho ammesso a me stesso di aver avuto una ricaduta ho deciso di rismettere completamente.... ed è stato più difficile della volta precedente! Credo proprio di avercela fatta però ;) In bocca al lupo a tutti!
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Alessandro (55 anni)
Nazionalità italiana
19 marzo 2023

Ho cominciato tardi a tra i 22-23 anni anche se qualche sigaretta al liceo l'avevo fumata. L'anno che precedette la mia tesi di laurea fu catastrofico (visto il vizio in oggetto) comincia in Dicembre sotto esame con le M Light pacchetto da 10 eros sicuro che potevo controllarlo considerata la mia disciplina e invece si è rivelato l'unico "vizio" che non ho saputo controllare. Fin a 28 anni ne fumavo 2-3 al giorno massimo 4, poi passai al pacchetto da venti che mi durava 3-4 giorni e a 35 anni ero un fumatore accanito 20-25 sigarette al giorno. Passai a una marca più "forte" o "cattiva" se volete e riuscivo a contenermi 3-4 al giorno fino ai quaranta ma poi 10-15 e 20 dopo i 45 anche li. Queste fasi erano state intervallate da brevi stop, da 3 ai 15 giorni una volta avevo resistito quasi un mese ma poi di nuovo ceduto alla nicotina come un docile schiavo. Il 13/02/2017 successe una cosa importante avevo finito le sigarette erano le 23 e 30 circa di sera e non uscii a comperarle! Strano a volte uscivo pure alle 2 di notte! Il giorno seguente mi ripromisi di comperarle e invece non lo feci e una settimana dopo ero al P.S. con un'aritmia sconvolgente da attacco di panico. Spiegai il problema e i medici emergenzisti mi implorarono "quasi fosse problema loro" di resistere e allora comperai la liquirizia in pacchetti tanto per lenire la smania. Peggio anche la pressione andò alle stelle da fumatore avevo 80-130 ero salito a 90-150/160, mi arrabbiai e dissi "domani ricomincio vorrà dire che morirò, meglio campare così non si può" ! Il giorno dopo stavamo potando gli olivi in giardino, ma ero davvero deciso a recarmi in tabaccheria e non lo avevo ancora fatto perché aspettavo i miei collaboratori allorché non essendoci un fumatore tagliai un cacchione e ne feci un pezzetto lungo come una sigaretta posticipando le mie intenzioni all'ora di pranzo. Quel tronchetto di 5-6 centimetri e diametro simile alla sigaretta dal sapore lievemente oleoso stava invece per essere una svolta anzi è stato la svolta perché dopo 6 anni e un mese ancora non ho riacceso una sigaretta vera. Non so se è una cosa temporanea o definitiva, a volte ci sono anche dopo così tanto tempo dei momenti di ricaduta ma Mr. tronchetto d'Olivo si è per ora rivelato un serio e puntuale guardiano. Ne taglio un paio lungi una trentina di centimetri e come ho detto del diametro di una sigaretta li lascio con la leggera corteccia in frigo e ne seziono uno al giorno a volte passano 3-4 giorni senza che ne faccia uso. Ma vediamo i miglioramenti: primo raramente ho la tosse mentre oltre 6 anni fa tossivo spesso la notte e durante il giorno, percorro per hobby quando posso anche 10-15 km a piedi senza essere con il fiatone e le altre prestazioni tipo concentrazione, decisione, raziocinio incluso il sesso sono migliorate di un buon 25-30% ! Si dice che noi ex fumatori saremo sempre a rischio ed io ci credo ma Vi posso garantire che salvo in quelle occasioni che potrebbe esseri una ricaduta, sempre più rare per fortuna dalle 15-20 dei primi tre anni ora si verificano 2-3 massimo 4 volte all'anno di fatto e per molte funzioni paradossalmente mi sento meglio ora a 55 anni che dieci anni fa! Non è facile, ve lo assicuro, non è assolutamente facile smettere di fumare chi lo sostiene, chi fa il duro o l'eroina mente e mente spudoratamente ma per il momento ne sono assai felice e spero di continuare così, cercate di smettere è un consiglio da amico.
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Mela (26 anni)
Nazionalità italiana
14 dicembre 2021

Mia madre è morta tre anni fa, a soli 60 anni: è stata uccisa dalle sigarette. Fumava ogni giorno almeno un pacchetto di Marlboro gialle, da quando aveva circa 15 anni. Era una persona colta e intelligente e sapeva a cosa sarebbe necessariamente andata incontro -cos' altro ci si può aspettare in queste condizioni?-, ma la forte dipendenza le impediva di smettere. Tutta la vita -i brevi 23 anni che ho potuto passare con lei- le ho chiesto di smettere. Tutta la vita ho respirato il suo fumo passivo, e non ha smesso del tutto neanche quando era incinta: il che ovviamente, significa che anche io, pur non fumando, ho molte più probabilità di sviluppare tumori e altre patologie. Quando ha saputo che aspettava un nipotino, ha deciso che valeva la pena di vivere e di vederlo crescere, e quindi ha finalmente trovato la forza di smettere di fumare; peccato che fosse troppo tardi: dopo qualche mese di sintomi sospetti e analisi che sembravano relativamente a posto ("tranquilla, non muoio di sicuro", disse un giorno), fu ricoverata per fare analisi più estese perché non si capiva cosa avesse. Tornò a casa annunciandomi: " e così alla fine, mi sono beccata un tumore". Il tumore ai polmoni era nascosto dallo sterno e si era sviluppato molto in fretta. Ormai c'erano metastasi al cervello, al cervelletto, e in alcune ossa. I dottori sapevano che non potevano salvarla, al massimo prolungare la sua esistenza per un paio d'anni, così dicevano. Non ha fatto neanche in tempo a prepararsi a morire. Due mesi dopo è finita ricoverata d'urgenza con un'ischemia, non si sa se causata dal tumore stesso o da altro. Fatto sta che non puoi dare anticoagulanti a una persona con un tumore perché - così mi hanno spiegato, ma non sono un medico quindi non so dirvelo in termini scientifici- fluidificando il sangue favorisci la propagazione del tumore stesso. Si è spenta in cinque giorni. Ho assistito impotente all'orribile procedura per cui i nostri cari ci vengono sottratti dagli ospedali, e li puoi vedere per un'ora al giorno, mente stanno in un reparto emergenze fatiscente in stanze da quindici persone senza alcuna privacy mentre pregate che si liberi un posto letto decente nel reparto giusto, con le infermiere che corrono come delle matte, che cambiano i pannoloni in mezzo ai corridoi e non riescono a dare retta a tutti -non per colpa loro, è carenza di personale e di spazi. Intanto ogni giorno l'ischemia in corso la intaccava sempre di più; in quei dieci minuti al giorno che mi era concesso di vederla, non riuscivo quasi a capire cosa stesse dicendo. Solo frammenti di frasi; tra cui ne ricordo due: "che dici, secondo te ci torno a casa?", a cui ovviamente ho mentito. E "mi dispiace" - detta quasi piangendo, perché si rendeva conto che la stupidità del fumare le dannate sigarette la stava privando non solo di godere la pensione per cui ha sgobbato tutta la vita, ma stava privando di lei me a soli 23 anni, mio fratello, il nipotino - che così non ha mai conosciuto, perché è nato poche settimane dopo-, mio padre con cui aveva condiviso tutta la vita: speravano di invecchiare insieme; li ho visti tante volte scherzare su una vecchiaia che non c'è mai stata. Comunque a parte queste cose non si è capito nient'altro: qualunque comunicazione avesse voluto farci per le nostre vite o anche solo per dirci addio non l'ha potuta fare. Cinque giorni d'inferno in ospedale, svegli h24, sdraiati clandestinamente sul pavimento come dei senzatetto, assistendo alla scena del prete che le dava l'estrema unzione, ogni giorno una notizia peggiore fino allo scemare di ogni speranza. Per non dimenticare la sera in cui mi hanno intimato di andare a casa, e ho capito che non l'avrei mai più rivista. Non sarei mai voluta andarmene: d'altra parte, capivo che volevano proteggermi da qualcosa di troppo terribile. Le ho detto addio tra le lacrime, e la telefonata che ho ricevuto la mattina dopo non è stata una sorpresa. Da lì in poi non c'è stata pace: la nostra vita è stata completamente sconvolta, tra funerali, burocrazia, mio padre impazzito, una tizia sospetta che ha approfittatto della sua fragilità cercando di fregarlo e mi sta ancora occupando casa -per cui non posso tornare senza farmi venire io un tumore per lo stress-, mio fratello depresso, io a pezzi a cercare di ricominciare in un'altra città, mio nipote che non avrà mai la gioia di conoscerla, di sentire la sua voce e i suoi insegnamenti, di ricevere una sua carezza, un suo abbraccio. Diceva sempre che avrebbe tanto voluto dei nipotini. Mi sono resa conto che in realtà non è solo colpa delle sigarette di per sé: è colpa della nostra società, della nostra inerzia, delle pressioni sociali e delle stupide mode, del paradigma dominante sul lavoro e sul successo che ci fa lavorare e stressare tutto il tempo e quindi cercare valvole di sfogo come il fumo. Ed ecco il risultato. Fumatori, spero che questa testimonianza vi aiuti a trovare la spinta necessaria - lo so, è difficile - per buttare quel pacchetto di sigarette e non ricomprarle mai più. Non ne vale la pena. Vale piuttosto la pena di riuscire a godervi la vostra vita, il vostro tempo -l'unico bene che nessuno può mai restituirci-, vedere crescere i vostri figli e nipoti se ne avete, stare accanto a chi vi ama. Cambiate vita, cambiate lavoro, cambiate qualsiasi cosa vi stressi, o trovate un'altro modo per sfogarvi se non potete fare queste cose... altre droghe a parte, difficilmente c'è qualcosa che possa fare altrettanti danni alla salute di una persona - e di tutta la sua famiglia. In primis fatelo per voi stessi: nessuno merita di morire così. E nessuna delle persone che vi amano più di chiunque altro, meritano di vedervi morire così, di non potervi mai più rivedere e riabbracciare. P.S. ringrazio chiunque abbia creato questo spazio; avrei voluto fare io stessa una cosa di questo tipo, e vi ho trovati così. Mi piacerebbe incontrarvi per sapere di più dei vostri progetti e sapere se posso contribuire in qualche modo, ma non trovo contatti. Grazie.
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Sabrina (33 anni)
Nazionalità Italiana
10 ottobre 2021

Il 24 Agosto 2021 ho deciso di non fumare più, premetto che fumavo la Glo Hyper e quindi ero arrivata a un punto che non provavo nessun piacere a fumare, quindi ho smesso di fumare e riesco a portare avanti questa decisione con grandissima soddisfazione oltre alla estrema difficoltà che ho avuto durante l'astinenza da nicotina, ma ogni volta che stavo in crisi leggevo le testimonianze dei molti ex fumatori di questo sito e devo dire che per me è stato terapeutico e ogni volta che mi sento fuori luogo e ho voglia di fumare mi reco qui a leggere le esperienze anche quelle che ho già letto. Ho smesso da poco ma mi sento di poter continuare a non fumare a vita eterna. Ovviamente aggiornerò le mia testimonianza ogni tot mesi.
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Rosalie (59 anni)
Nazionalità Italia
31 agosto 2021

All'età di 17 anni ho fumato la mia prima sigaretta e ho fumato la mia ultima l'11 luglio 2013 dopo 32 anni, compresa una pausa di 18 mesi all'età di 41 anni. Una vita di fumo, il compagno più vecchio della mia vita .... molto presto fumavo un pacchetto al giorno e alla fine della mia vita da fumatore ero arrivato a più di 2 pacchetti e mezzo, anche 3 pacchetti. Quando ho smesso di fumare all'età di 41 anni è stato più difficile di adesso, stranamente. All'epoca avevo fatto una scommessa con me stesso: "smetterai; gli dimostrerai che ce la puoi fare"; un anno e mezzo dopo ho avuto una ricaduta: normale, avevo vinto la scommessa, avevo smesso e l'odore della sigaretta che un amico si stava accendendo davanti a me era così inquietante........ Questa volta ho deciso di smettere e mi ci è voluto un anno e mezzo per prendere la decisione, per condizionarmi, per convincermi che avrei smesso di fumare, per quanto difficile potesse essere. Poi un giorno, navigando sul web ho trovato Stop tabac. ch e non me ne sono mai andato. la mia decisione era presa, dovevo agire ed è stato stop tabac che mi ha aiutato e tutti i membri della tribù che mi hanno aiutato con pazienza, serenità e mi hanno tirato su nei giorni grigi o bui. Tuttavia, se volevo smettere di fumare, non volevo che gli altri intorno a me soffrissero e non volevo ingrassare. Ho quindi usato lo Zyban nel modo raccomandato da Stop Smoking e nei mesi successivi ho preso il Prozac per superare i momenti difficili e per non mettere in discussione la mia decisione. Per controllare il mio peso, bevevo acqua frizzante ogni volta che sentivo il bisogno di "qualcosa sulle labbra", bevevo dal collo, come una bottiglia, e riuscivo a bere 3 litri al giorno. Ora ho 59 anni e sto scoprendo gusti e sapori che conoscevo da bambino e che avevo perso; ho anche ritrovato il respiro perduto, corro, cammino, nuoto, vivo. So e sento così tanto che è una droga che vorrei dire loro: "smettila di distruggerti" ma nessuno può rendere le persone felici a dispetto di se stesse. oggi sono felice di essere un ex-fumatore e resterò un ex-fumatore fino alla fine.
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Brigitte (41 anni)
Nazionalità svizzera
31 agosto 2021

Siamo ora nel mese di maggio... Bel mese di maggio... L'anno scorso pensavo "mi fermerò"... "Mi fermo quando voglio, comunque, quindi mi fermo"... 2 pacchetti al giorno, l'odore, il fumo, lo smog, lo chiamavo..., la tosse mattutina, la voce che andava fuori di testa, e spesso la paura... di un attacco di tosse che mi avrebbe fatto saltare un polmone! Immagine ripetuta di un umorista di internet... e poi il mese di maggio e il suo OMS 31 senza fumo... E mi sono detto, perché no... "Non osare" e "Tanto non durerai 3 giorni" erano tutti intorno a me... Ho dei colleghi adorabili, per fortuna, perché condivido più tempo con loro che con la mia famiglia in un giorno... ma sono un po' "biondi" come si dice... Questa mancanza di fiducia mi offendeva. Sì, posso confessare: ho smesso di fumare per farli tacere e lasciarli spettegolare senza motivo sulla mia schiena! Era il 16 maggio 2019... Dodici mesi dopo, hanno smesso di offrirmene un po' al mattino, con un sorriso da mago, il piccolo clan delle scommesse si congratula con me oggi, un membro del clan si è addirittura unito a me.... su questo lato buono della barricata... E ne stiamo ancora ridendo... Questa è la prima volta che ho provato a smettere di fumare....All'inizio ero forte, l'odore non mi dava fastidio, non avevo voglia quando sentivo un lavoro passarmi sotto il naso... E poi ho deciso di smettere di mentire a me stesso! Puzza, non sopporto quelli che si agitano sotto il mio naso, e rompono il sapore dei miei momenti... Così sono diventato un po' intollerante... A casa è fuori... A parte questo piccolo lato maniacale, smettere di fumare mi ha portato un meraviglioso viaggio a Londra: avevo onestamente messo il prezzo di due pacchetti di sigarette in un maiale rosa... cioè 11,60 franchi ogni giorno... Lecochon è morto a febbraio, il viaggio è andato avanti e non ho speso tutti i risparmi! E in un modo migliore, non fumare mi ha ridato il gusto dei miei pasti, il profumo dei fiori, il respiro delle mie lunghe passeggiate... i miei cani mi ringraziano ogni giorno... Non ho guadagnato un grammo, perché non ho sostituito la mia sigaretta con il cibo .... *Sono già grassa, quindi ho dovuto essere molto severa con me stessa :o)* Posso solo incoraggiare coloro che leggeranno questo ad iniziare, senza sentire le prese in giro degli amici che diranno "non sei capace"... Lo dicono perché LORO non sono capaci.... Nessuno ci credeva, lo scorso 16 maggio, nessuno! (nemmeno io, sembrava così insormontabile!!!) Sono orgoglioso oggi... e ringrazio tutte le persone di Stop-Tabac, dove ho preso tutto il possibile per mantenere il sentiero della vittoria.... Non sarò mai più un non fumatore, resterò un ex fumatore, un po' come gli alcolisti sobri. Uscire da una droga significa continuare a vivere, e questo è meraviglioso!
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Georgio (67 anni)
Nazionalità svizzera
31 agosto 2021

Ero un fumatore incallito, e quando ho deciso di smettere di fumare consumavo due pacchetti di sigarette al giorno... E di quelle sigarette di tabacco marrone che puzzano, senza filtro, quelle che venivano distribuite nell'esercito negli anni "60". Consapevole dei disagi che il mio comportamento generava a chi mi circondava, del cattivo esempio che davo ai miei figli, degli effetti nocivi sulla mia salute (e all'epoca non si parlava di fumo "passivo"!) e soprattutto della stupidità della mia azione, presi la decisione di porre fine al "fumo"; dovevo fare il passo. Oltre alla mia analisi, ho stimato che mi piacevano solo quattro o cinque sigarette al giorno delle circa quaranta che consumavo, e che nella misura in cui riuscivo a resistere ad esse la battaglia sarebbe stata vinta. Inoltre, accettavo sempre meno l'inettitudine di questo gesto, nel quale rifiutavo di riconoscermi in lui... Con questi argomenti in mente, ed essendo consapevole che il principio "tutto o niente" era l'unico valido, ho approfittato di un periodo di congedo per porre fine alla mia pratica durante la notte. Chiavi del successo dopo aver preso la decisione: * Saper resistere alle quattro o cinque sigarette che sembrano imperative (al mattino, dopo i pasti, ecc.). Devi essere in grado di sopportare la voglia per uno o due minuti per sigaretta, e divertirti durante quel tempo. Dopo quattro o cinque settimane, l'intensità del bisogno si attenua e scompare completamente dopo due o tre mesi. * Avere una volontà forte, non accettare più di mettere una sigaretta alle labbra * fare esercizio fisico * rifiutare di pensare che siamo vittime della società e che il tabacco (per parlare solo di esso) ci permette di combattere lo spleen. Dopo la mia esperienza, sono convinto che solo la forza di volontà e il buon senso possono mettere fine al vizio del fumo. Non posso che lasciare ai lettori della mia testimonianza immaginare quali siano i miei sentimenti nei confronti dei "cerotti" e di altri metodi d'ipnosi proposti qua e là e che, sotto il pretesto di fornire una soluzione ai tabagisti, nascondono un'azione commerciale molto lucrativa. Tuttavia, se uno di loro può aiutare, perché no! Ma resto convinto che solo la forza di volontà e il buon senso sono la chiave del successo. E che dire delle belle sensazioni che il tabacco ci ha nascosto durante tutto il periodo in cui siamo sue vittime e che scopriamo di nuovo non appena è finito!
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