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"perché" (23)

Mela (26 anni)
Nazionalità italiana
14 dicembre 2021

Mia madre è morta tre anni fa, a soli 60 anni: è stata uccisa dalle sigarette. Fumava ogni giorno almeno un pacchetto di Marlboro gialle, da quando aveva circa 15 anni. Era una persona colta e intelligente e sapeva a cosa sarebbe necessariamente andata incontro -cos' altro ci si può aspettare in queste condizioni?-, ma la forte dipendenza le impediva di smettere. Tutta la vita -i brevi 23 anni che ho potuto passare con lei- le ho chiesto di smettere. Tutta la vita ho respirato il suo fumo passivo, e non ha smesso del tutto neanche quando era incinta: il che ovviamente, significa che anche io, pur non fumando, ho molte più probabilità di sviluppare tumori e altre patologie. Quando ha saputo che aspettava un nipotino, ha deciso che valeva la pena di vivere e di vederlo crescere, e quindi ha finalmente trovato la forza di smettere di fumare; peccato che fosse troppo tardi: dopo qualche mese di sintomi sospetti e analisi che sembravano relativamente a posto ("tranquilla, non muoio di sicuro", disse un giorno), fu ricoverata per fare analisi più estese perché non si capiva cosa avesse. Tornò a casa annunciandomi: " e così alla fine, mi sono beccata un tumore". Il tumore ai polmoni era nascosto dallo sterno e si era sviluppato molto in fretta. Ormai c'erano metastasi al cervello, al cervelletto, e in alcune ossa. I dottori sapevano che non potevano salvarla, al massimo prolungare la sua esistenza per un paio d'anni, così dicevano. Non ha fatto neanche in tempo a prepararsi a morire. Due mesi dopo è finita ricoverata d'urgenza con un'ischemia, non si sa se causata dal tumore stesso o da altro. Fatto sta che non puoi dare anticoagulanti a una persona con un tumore perché - così mi hanno spiegato, ma non sono un medico quindi non so dirvelo in termini scientifici- fluidificando il sangue favorisci la propagazione del tumore stesso. Si è spenta in cinque giorni. Ho assistito impotente all'orribile procedura per cui i nostri cari ci vengono sottratti dagli ospedali, e li puoi vedere per un'ora al giorno, mente stanno in un reparto emergenze fatiscente in stanze da quindici persone senza alcuna privacy mentre pregate che si liberi un posto letto decente nel reparto giusto, con le infermiere che corrono come delle matte, che cambiano i pannoloni in mezzo ai corridoi e non riescono a dare retta a tutti -non per colpa loro, è carenza di personale e di spazi. Intanto ogni giorno l'ischemia in corso la intaccava sempre di più; in quei dieci minuti al giorno che mi era concesso di vederla, non riuscivo quasi a capire cosa stesse dicendo. Solo frammenti di frasi; tra cui ne ricordo due: "che dici, secondo te ci torno a casa?", a cui ovviamente ho mentito. E "mi dispiace" - detta quasi piangendo, perché si rendeva conto che la stupidità del fumare le dannate sigarette la stava privando non solo di godere la pensione per cui ha sgobbato tutta la vita, ma stava privando di lei me a soli 23 anni, mio fratello, il nipotino - che così non ha mai conosciuto, perché è nato poche settimane dopo-, mio padre con cui aveva condiviso tutta la vita: speravano di invecchiare insieme; li ho visti tante volte scherzare su una vecchiaia che non c'è mai stata. Comunque a parte queste cose non si è capito nient'altro: qualunque comunicazione avesse voluto farci per le nostre vite o anche solo per dirci addio non l'ha potuta fare. Cinque giorni d'inferno in ospedale, svegli h24, sdraiati clandestinamente sul pavimento come dei senzatetto, assistendo alla scena del prete che le dava l'estrema unzione, ogni giorno una notizia peggiore fino allo scemare di ogni speranza. Per non dimenticare la sera in cui mi hanno intimato di andare a casa, e ho capito che non l'avrei mai più rivista. Non sarei mai voluta andarmene: d'altra parte, capivo che volevano proteggermi da qualcosa di troppo terribile. Le ho detto addio tra le lacrime, e la telefonata che ho ricevuto la mattina dopo non è stata una sorpresa. Da lì in poi non c'è stata pace: la nostra vita è stata completamente sconvolta, tra funerali, burocrazia, mio padre impazzito, una tizia sospetta che ha approfittatto della sua fragilità cercando di fregarlo e mi sta ancora occupando casa -per cui non posso tornare senza farmi venire io un tumore per lo stress-, mio fratello depresso, io a pezzi a cercare di ricominciare in un'altra città, mio nipote che non avrà mai la gioia di conoscerla, di sentire la sua voce e i suoi insegnamenti, di ricevere una sua carezza, un suo abbraccio. Diceva sempre che avrebbe tanto voluto dei nipotini. Mi sono resa conto che in realtà non è solo colpa delle sigarette di per sé: è colpa della nostra società, della nostra inerzia, delle pressioni sociali e delle stupide mode, del paradigma dominante sul lavoro e sul successo che ci fa lavorare e stressare tutto il tempo e quindi cercare valvole di sfogo come il fumo. Ed ecco il risultato. Fumatori, spero che questa testimonianza vi aiuti a trovare la spinta necessaria - lo so, è difficile - per buttare quel pacchetto di sigarette e non ricomprarle mai più. Non ne vale la pena. Vale piuttosto la pena di riuscire a godervi la vostra vita, il vostro tempo -l'unico bene che nessuno può mai restituirci-, vedere crescere i vostri figli e nipoti se ne avete, stare accanto a chi vi ama. Cambiate vita, cambiate lavoro, cambiate qualsiasi cosa vi stressi, o trovate un'altro modo per sfogarvi se non potete fare queste cose... altre droghe a parte, difficilmente c'è qualcosa che possa fare altrettanti danni alla salute di una persona - e di tutta la sua famiglia. In primis fatelo per voi stessi: nessuno merita di morire così. E nessuna delle persone che vi amano più di chiunque altro, meritano di vedervi morire così, di non potervi mai più rivedere e riabbracciare. P.S. ringrazio chiunque abbia creato questo spazio; avrei voluto fare io stessa una cosa di questo tipo, e vi ho trovati così. Mi piacerebbe incontrarvi per sapere di più dei vostri progetti e sapere se posso contribuire in qualche modo, ma non trovo contatti. Grazie.
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Brigitte (41 anni)
Nazionalità svizzera
31 agosto 2021

Siamo ora nel mese di maggio... Bel mese di maggio... L'anno scorso pensavo "mi fermerò"... "Mi fermo quando voglio, comunque, quindi mi fermo"... 2 pacchetti al giorno, l'odore, il fumo, lo smog, lo chiamavo..., la tosse mattutina, la voce che andava fuori di testa, e spesso la paura... di un attacco di tosse che mi avrebbe fatto saltare un polmone! Immagine ripetuta di un umorista di internet... e poi il mese di maggio e il suo OMS 31 senza fumo... E mi sono detto, perché no... "Non osare" e "Tanto non durerai 3 giorni" erano tutti intorno a me... Ho dei colleghi adorabili, per fortuna, perché condivido più tempo con loro che con la mia famiglia in un giorno... ma sono un po' "biondi" come si dice... Questa mancanza di fiducia mi offendeva. Sì, posso confessare: ho smesso di fumare per farli tacere e lasciarli spettegolare senza motivo sulla mia schiena! Era il 16 maggio 2019... Dodici mesi dopo, hanno smesso di offrirmene un po' al mattino, con un sorriso da mago, il piccolo clan delle scommesse si congratula con me oggi, un membro del clan si è addirittura unito a me.... su questo lato buono della barricata... E ne stiamo ancora ridendo... Questa è la prima volta che ho provato a smettere di fumare....All'inizio ero forte, l'odore non mi dava fastidio, non avevo voglia quando sentivo un lavoro passarmi sotto il naso... E poi ho deciso di smettere di mentire a me stesso! Puzza, non sopporto quelli che si agitano sotto il mio naso, e rompono il sapore dei miei momenti... Così sono diventato un po' intollerante... A casa è fuori... A parte questo piccolo lato maniacale, smettere di fumare mi ha portato un meraviglioso viaggio a Londra: avevo onestamente messo il prezzo di due pacchetti di sigarette in un maiale rosa... cioè 11,60 franchi ogni giorno... Lecochon è morto a febbraio, il viaggio è andato avanti e non ho speso tutti i risparmi! E in un modo migliore, non fumare mi ha ridato il gusto dei miei pasti, il profumo dei fiori, il respiro delle mie lunghe passeggiate... i miei cani mi ringraziano ogni giorno... Non ho guadagnato un grammo, perché non ho sostituito la mia sigaretta con il cibo .... *Sono già grassa, quindi ho dovuto essere molto severa con me stessa :o)* Posso solo incoraggiare coloro che leggeranno questo ad iniziare, senza sentire le prese in giro degli amici che diranno "non sei capace"... Lo dicono perché LORO non sono capaci.... Nessuno ci credeva, lo scorso 16 maggio, nessuno! (nemmeno io, sembrava così insormontabile!!!) Sono orgoglioso oggi... e ringrazio tutte le persone di Stop-Tabac, dove ho preso tutto il possibile per mantenere il sentiero della vittoria.... Non sarò mai più un non fumatore, resterò un ex fumatore, un po' come gli alcolisti sobri. Uscire da una droga significa continuare a vivere, e questo è meraviglioso!
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Sofia (26 anni)
Nazionalità Swizzera
31 agosto 2021

Dodici anni. Sono dodici anni che io e la mia sigaretta viviamo insieme. Ho iniziato a fumare all'età di 14 anni. Mi sentivo male con me stesso da giovane adolescente, cercavo punti di riferimento, volevo sfidare la legge.... insomma, ogni sorta di scuse più o meno valide per farmi sentire meno colpevole. Il risultato è lì. Dodici anni di fumo. Una sigaretta al mese.... "Smetto quando voglio", una sigaretta alla settimana... "Smetto quando voglio", una sigaretta al giorno... "Smetto quando voglio... ma sarà più difficile...", poi due, tre, quattro, "Ne voglio sempre di più", un pacchetto? Perché non due? Poi arrivano le associazioni esplosive: Caffè-bottiglia- bottiglia Alcool-bottiglia Night club-bottiglia Fine pasto-bottiglia-bottiglia ....... E tutte queste piccole abitudini che gradualmente diventano parte di rituali ben definiti e ben oliati. Perché fermarsi? Ti senti così bene con la tua sigaretta. Avete anche una marca preferita! la vostra marca preferita senza la quale nulla può accadere. Il compagno ideale per tutte le belle serate, per tutti i momenti difficili, per i momenti di stress e di piacere. Per non perderlo, diventa imperativo comprare la cartuccia, dieci pacchetti alla volta! Poi (perché non finisce mai) sorgono insidiosamente piccoli problemi. Un po' di tosse qui, un'allergia là, improvvisamente si smette di fare sport, niente fiato, niente gambe, mal di testa, stanchezza, un mucchio di piccole cose che non sono importanti, spesso imputate a una piccola stanchezza temporanea, febbre da fieno (un grande classico in primavera). Di sfuggita, notiamo una o due riflessioni di parenti e amici: "vai a lavarti i denti, hai l'alito cattivo", "dovresti smettere prima che sia troppo tardi", "se fumassi di meno lo faresti....". Ma perché dobbiamo preoccuparci della nostra amata sigaretta? Non facciamo male a nessuno? E siamo perfettamente consapevoli dei rischi! Sì....., perfettamente......, tranne che il giorno in cui ti cade addosso, misuri la vera entità del danno. Le piccole tossi si trasformano gradualmente in grandi tossi, poi in espettorato sanguinolento, poi arriva la radiografia dei polmoni e la prognosi, molto più affidabile della lotteria: "Signore, lei ha un cancro ai polmoni, dobbiamo operare urgentemente un lobo" ....operazione.... chemio....operazione...chemio... "signore, ci dispiace che lei sia allo stadio terminale, tutti vanno giù.... all'obitorio"..... pianti, lacrime, poi più nulla Questa è la mia storia drammatica. Ho 26 anni, il mio migliore amico ne aveva 27. Abbiamo iniziato a fumare le nostre prime sigarette insieme. È morto quattro giorni fa davanti a me. Non succede solo agli anziani, non succede solo agli altri. Pensate a Frank quando accenderete la prossima sigaretta, specialmente voi giovani.
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Flaviana (34 anni)
Nazionalità Italia
05 giugno 2021

Mi chiamo Flaviana, sono italiana e ho fumato la mia ultima sigaretta il 19 febbraio 2021 la mattina alle 7:00. Quella mattina mi ero alzata per quell'ora, solo esclusivamente per fumare. Quando sono tornata a letto per riprovare a dormire ho iniziato, non so perché (non mi era mai successo), a pensare all'eventuale scenario in cui io sono malata di cancro ai polmoni e devo dare la brutta notizia alle persone che amo. Non sono mai stata una persona fifona rispetto alla malattia o alla morte. Nella mia famiglia quasi tutte le persone che ci hanno lasciato lo hanno fatto a causa di un tumore e ho perso anche il mio ex compagno di soli 33 anni per lo stesso motivo. Ma queste esperienze non mi hanno mai distolta dal fumare. Spesso ho provato a smettere, ma anche dopo 3 anni ho ricominciato. Fumavo 10 o 15 sigarette al giorno. Per questo credo di essere stata molto fortunata ad avere avuto questo pensiero quella mattina. Ho sofferto terribilmente per i primi 20 giorni. Avevo anche crisi di pianto ma mi sono affidata a questo Programma e ho deciso di seguire alla lettera le indicazioni e i consigli del coach e leggere ogni giorno molte esperienze. Ed è per questo che oggi voglio raccontare la mia. Perché sono state molto importanti per me. Stamattina, a distanza di 117 giorni, nei quali non ho più fumato, un mio amico è venuto a casa e ho lasciato che fumasse alla finestra. Prima che andasse via ha dimenticato le sigarette a casa mia. Nel pacchetto ne ho trovata solo una. Ho pensato che a cena, a fine giornata, avrei fumato quella sigaretta per premiarmi per quanto sono stata brava in questi mesi... In fondo cosa può farmi una sigaretta? Durante la mattinata mi sono accorta che in ogni mia azione c'era la bramosia che la giornata passasse velocemente per poter fumare la sera. In quella bramosia ho visto la mia dipendenza. Allora ho deciso di buttare quella sigaretta nel wc e rinunciare a quel premio serale per non rischiare di ricominciare la mattina dopo. La giornata è trascorsa ma a cena mi sono pentita enormemente. Ho iniziato a pensare che sono troppo severa Con me stessa , che potevo concedermi questo sgarro, che ci stava proprio bene Una sigaretta Con quel bicchiere di vino che accompagnava il mio coniglio. Il desiderio di andarle a Compare le sigarette è diventato quasi un comando nella mia testa. Prima di uscire però ho chiamato una amica che abita dietro a casa mia. Le ho chiesto di ricordarmi perché ho scelto di smettere di fumare e anche di venire a prendere i miei soldi per evitare che potessi comprarle. Mi ha detto che sarebbe venuta dopo 10 min. In questi dieci minuti ho capito che io sono ancora dipendente in alcune situazioni e che se abbasso la guardia la mia tendenza prende il sopravvento. Mi sono accorta anche che però sono riuscita a contrattaccare il desiderio di fumare chiedendo aiuto. Questo pensiero mi ha riportata alla mia decisione. È stato un po' come quella mattina in cui ho determinato di smettere di fumare. Per fortuna tutte le cose suggerite dal coach mi hanno permesso di allenarmi piano piano per vincere in questo momento di debolezza. Credo sia stato il più brutto fino ad ora, perché la voglia si è insinuata solenziosa e subdola... Il mio pensiero era veramente convincente nel portarmi a fumare. Mi sento molto felice di aver resistito e penso che la prossima volta sarà più facile. Quello che mi sento di dirti a te che stai smettendo è :non sentirti mai disperato/a: è un momento ma ti passerà. Non credere di essere stupido/a o debole se senti ancora voglia e soffri nel resistere. Stai facendo uno sforzo significativo e dimostri enorme coraggio. Non avere paura di fallire. La tua decisione è la cosa che più conta. Chiedi aiuto se pensi di non resistere, le persone che ti amano non ti giudicheranno e tisosterranno. Sei una persona preziosa, chiunque tu sia, sei importante per qualcuno. Abbi cura del tuo valore. Ciao!
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Sybille (26 anni)
Nazionalità Svizzera
31 agosto 2021

Ciao, 2 anni in 1 mese che ho smesso di fumare !!!!! Non posso credere a quanta strada ho fatto, eppure è possibile. Sembra difficile all'inizio e poi finalmente, i giorni passano, le settimane anche, poi i mesi, e infine 1 anno, 2 anni... Da parte mia, con il senno di poi, mi dico che avrei dovuto smettere prima perché alla fine, non è insormontabile smettere di fumare, basta una mente d'acciaio e il trucco è fatto. Non sto dicendo che la voglia non torna, non è vero, di tanto in tanto, il mio corpo mi dice: vai avanti, solo un po' di fumo, durante un momento difficile della vita o durante una serata... ma la mia motivazione rimane e perché ricominciare dopo 2 anni? non ha senso! Niente più stress (perché il fumo rende stressati, contrariamente a quanto si possa pensare), molto più odore, niente più serate passate sul marciapiede fuori, al freddo .... se stai leggendo questo e sei in procinto di smettere o stai pensando di smettere, vai avanti, buttati in acqua, e tieni duro, mancano solo pochi mesi, qualche capriccio in più, qualche chilo in più (per me: 4,5 kg), qualche dubbio in più, e poi finalmente, potrai sentirti fiero di te. Non è questa la cosa più importante? Essere orgogliosi di se stessi? Da parte mia, sono orgoglioso di me stesso. Su questa nota, spero che tu sia presto nei miei panni scrivendo e raccontando i tuoi 2 anni di smettere quindi ti dico, a presto e credici, vedrai, il mostro per smettere questa sigaretta sei solo tu !!!!
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Robertina (50 anni)
Nazionalità Italiana
04 giugno 2023

Buonasera sto scrivendo dopo aver letto alcune vostre testimonianze. Ho cominciato a fumare a 23 24 anni perché mi aveva fatto cominciare il mio fidanzato. Mi pento di tutto il tempo impiegato e sprecato a fumare e di tutti i soldi che ho speso quando ho sempre avuto problemi economici. Non posso più tornare indietro ma posso impegnarmi e devo riuscirci a tutti i costi perché mai più voglio fumare una sigaretta. La cosa incredibile è che non ho mai provato a smettere di fumare. Che tristezza, mi vergogno tanto di essere stata schiava del fumo, con tutto quello che ne consegue. Non cominciate mai a fumare e,se per caso doveste cominciare, chiedete subito aiuto per smettere vi prego.
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Alessandro (55 anni)
Nazionalità italiana
19 marzo 2023

Ho cominciato tardi a tra i 22-23 anni anche se qualche sigaretta al liceo l'avevo fumata. L'anno che precedette la mia tesi di laurea fu catastrofico (visto il vizio in oggetto) comincia in Dicembre sotto esame con le M Light pacchetto da 10 eros sicuro che potevo controllarlo considerata la mia disciplina e invece si è rivelato l'unico "vizio" che non ho saputo controllare. Fin a 28 anni ne fumavo 2-3 al giorno massimo 4, poi passai al pacchetto da venti che mi durava 3-4 giorni e a 35 anni ero un fumatore accanito 20-25 sigarette al giorno. Passai a una marca più "forte" o "cattiva" se volete e riuscivo a contenermi 3-4 al giorno fino ai quaranta ma poi 10-15 e 20 dopo i 45 anche li. Queste fasi erano state intervallate da brevi stop, da 3 ai 15 giorni una volta avevo resistito quasi un mese ma poi di nuovo ceduto alla nicotina come un docile schiavo. Il 13/02/2017 successe una cosa importante avevo finito le sigarette erano le 23 e 30 circa di sera e non uscii a comperarle! Strano a volte uscivo pure alle 2 di notte! Il giorno seguente mi ripromisi di comperarle e invece non lo feci e una settimana dopo ero al P.S. con un'aritmia sconvolgente da attacco di panico. Spiegai il problema e i medici emergenzisti mi implorarono "quasi fosse problema loro" di resistere e allora comperai la liquirizia in pacchetti tanto per lenire la smania. Peggio anche la pressione andò alle stelle da fumatore avevo 80-130 ero salito a 90-150/160, mi arrabbiai e dissi "domani ricomincio vorrà dire che morirò, meglio campare così non si può" ! Il giorno dopo stavamo potando gli olivi in giardino, ma ero davvero deciso a recarmi in tabaccheria e non lo avevo ancora fatto perché aspettavo i miei collaboratori allorché non essendoci un fumatore tagliai un cacchione e ne feci un pezzetto lungo come una sigaretta posticipando le mie intenzioni all'ora di pranzo. Quel tronchetto di 5-6 centimetri e diametro simile alla sigaretta dal sapore lievemente oleoso stava invece per essere una svolta anzi è stato la svolta perché dopo 6 anni e un mese ancora non ho riacceso una sigaretta vera. Non so se è una cosa temporanea o definitiva, a volte ci sono anche dopo così tanto tempo dei momenti di ricaduta ma Mr. tronchetto d'Olivo si è per ora rivelato un serio e puntuale guardiano. Ne taglio un paio lungi una trentina di centimetri e come ho detto del diametro di una sigaretta li lascio con la leggera corteccia in frigo e ne seziono uno al giorno a volte passano 3-4 giorni senza che ne faccia uso. Ma vediamo i miglioramenti: primo raramente ho la tosse mentre oltre 6 anni fa tossivo spesso la notte e durante il giorno, percorro per hobby quando posso anche 10-15 km a piedi senza essere con il fiatone e le altre prestazioni tipo concentrazione, decisione, raziocinio incluso il sesso sono migliorate di un buon 25-30% ! Si dice che noi ex fumatori saremo sempre a rischio ed io ci credo ma Vi posso garantire che salvo in quelle occasioni che potrebbe esseri una ricaduta, sempre più rare per fortuna dalle 15-20 dei primi tre anni ora si verificano 2-3 massimo 4 volte all'anno di fatto e per molte funzioni paradossalmente mi sento meglio ora a 55 anni che dieci anni fa! Non è facile, ve lo assicuro, non è assolutamente facile smettere di fumare chi lo sostiene, chi fa il duro o l'eroina mente e mente spudoratamente ma per il momento ne sono assai felice e spero di continuare così, cercate di smettere è un consiglio da amico.
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Anonimo (44 anni)
Nazionalità Italiana
13 marzo 2023

Ho smesso di fumare da 15 giorni. Ho 44 anni e fumavo sigarette da quando ne avevo 14. Inoltre fumavo cannabis Maya a tabacco da quando avevo 16 anni. Tutti i giorni. Tra sigarette e joint se ne andava un pacchetto al giorno circa. Negli ultimi tempi fumavo più joint che sigarette, perché dicevo a me stesso che la cannabis fa meno male del tabacco. Chissà per quale strana ragione me ne ero convinto. Mi ritengo quindi un tossicomane, anche se nessuno lo direbbe conoscendomi e parlando con me. Sono anche un soggetto asmatico, perché quando si tratta di essere stupidi bisogna esserli fino in fondo. Fumare quando si è asmatico è ancor più stupido. Adesso, dopo due settimane sento che posso farcela. Ci sono alcuni momenti della giornata in cui mi viene voglia di fumare ma riesco comunque a resistere. Lavoro con persone che fumano una sigaretta ogni 60 minuti circa, ma riesco comunque a stare vicino a loro e non aver voglia di fumare. Sento e so di essere solo all’inizio di questo percorso, ma sono sicuro di potercela fare. Leggere le storie di altre persone su questo sito mi ha anche aiutato. Coraggio a tutti. C’è la possiamo fare!
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Jeremy (32 anni)
Nazionalità Belge
31 agosto 2021

Ciao, ho iniziato a fumare quando avevo 12 anni, sì, può sembrare giovane... Ma quando si inizia a un'età così giovane, è soprattutto per adattarsi agli altri, per inserirsi in un gruppo di amici, per "apparire bene" e non essere respinti dagli altri. Ma a quell'età non siamo consapevoli delle conseguenze che il fumo può avere sulla nostra salute. Sono entrato nel vortice, a 16 anni sono riuscito a smettere di fumare per un anno, ma è seguita una piccola depressione e ci sono ricaduto, trascinato da un amico che non era migliore di me. Non avrei mai dovuto farlo! Qualche anno dopo ho cominciato a rendermi conto dei danni che il fumo stava facendo alla mia salute, quando correvo tossivo sangue, vomitavo più spesso, ero nervoso, spesso stanco, avevo un alito da cammello e ho cominciato a preoccuparmi davvero quando i miei denti hanno cominciato a macchiarsi. Poi ho incontrato una donna di 49 anni con un "buco in gola", aveva subito una tracheotomia (sembra giovane, vero?) a causa del fumo. Non capivo una parola di quello che diceva. E questo è stato il fattore scatenante, quando sono tornato a casa, ho buttato via tutto e ho smesso di fumare un anno fa. Ci penso ancora perché ci vuole forza di volontà per smettere, ma tutto è cambiato. Non ho più le macchie sui denti e naturalmente ho ridotto il rischio di ammalarmi di cancro. E spero che tutti quelli che vogliono smettere di fumare lo facciano, perché ora mi privo di certe uscite con il rischio di essere asfissiato dalle sigarette degli altri e sono stufo di lavare vestiti che puzzano in meno di un'ora! Ora sto incontrando il fenomeno dell'esclusione dei non fumatori e mi pento davvero di aver messo una sigaretta in bocca la prima volta. Onestamente, viviamo meglio senza!
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Mathieu (56 anni)
Nazionalità Italian
31 agosto 2021

Ciao, credo di essere ora tra gli ex-fumatori. Ho smesso il 7 settembre 2019, grazie al vostro sito scoperto per caso... Ho visto le testimonianze di altre persone, ho aperto il mio blog e ho ricevuto testimonianze di altre persone che volevano smettere come me... Ho consultato il sito regolarmente, ho anche incoraggiato altre persone... In effetti è una scommessa con se stessi, se gli altri possono farlo perché io non posso, questa è la sfida che mi sono dato e finora sto resistendo... 39 anni di fumo sono abbastanza... È vero che non è facile, ma con il passare dei giorni ti senti meglio e soprattutto orgoglioso, felice, ho ripreso il respiro, mi sento meglio e sto risparmiando. In 39 anni ho provato almeno 50 volte a smettere senza successo... Il giorno in cui mi sono imbattuto nel sito Stop Tabac, è stato l'innesco per me, gli articoli, le testimonianze, tutto è fatto per aiutarti e penso che sia fantastico... Ero un alcolizzato, ora sono pulito. Ero un alcolizzato, ora sono sobrio, ma ho problemi come tutti, ma non ho più bisogno di un drink o di una sigaretta per risolverli... Nella gioia come nel dolore non è né l'alcol né il tabacco che ci aiuta, è un LURE... Un'impressione di benessere molto temporanea, ma insidiosa perché bisogna aumentare regolarmente le dosi e quando ci si rende conto del problema, generalmente è già troppo tardi, siamo dipendenti, e non è facile, smetto! ma domani! Potrei scrivere pagine per voi, ma voglio solo dirvi per quelli che vogliono: SI È POSSIBILE... Cordiali saluti, grazie ancora a voi.
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